mercoledì 4 agosto 2010

NINFA


"Nella riservatezza c'è sicurezza, ma non attrazione. Non si può amare una persona riservata"

Non desidero che la gente sia gradevolissima, in quanto mi salva dal problema di piacerle molto"




Poche stanze più lontana,Catherine sedeva rannicchiata davanti la finestra che dava sul giardino,accarezzata dai primi raggi del sole, con i boccoli rossicci che le scivolavano lungo la schiena.

Un silenzio rotto solo dal pendolo, dal cigolìo del pavimento di legno calpestato, dalla penna stilografica passata sul foglio ruvido, dai pensieri tradotti in parole che cercano il senso e l’eufonìa.

Il primo mattino era il momento della giornata che preferiva in assoluto e quello era il suo buongiorno.

Tutti i pensieri gli obblighi e i convenevoli a cui era costretta si abbandonavano alla tranquillità e venivano trascritti senza indugio sul foglio che teneva di fronte.

Di tanto in tanto,lanciava rapide occhiate in direzione della porta.

Non che le dispiacesse fare sfoggio del suo vanto intellettivo così brillante,tuttavia era contenta che il cardine della porta cigolasse,perchè così poteva nascondere il suo manoscritto prima che qualcuno entrasse nella stanza.

Essere infastidita durante la sua scrittura la disturbava non poco e per di più odiava le frequenti intromissioni da parte della cugina che si ostinava in ogni modo a suggerirle appunti inopportuni sui suoi personaggi e le loro vicende.

Era una ragazza che scriveva senza odio,senza amarezza,senza protestare,senza far prediche.

Scriveva con calma e non con rabbia,con tono saggio e non frivolo,insolito per chi la circondava. Proprio,di una ragazza intelligente e sensibile,non in guerra con il suo destino.




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