mercoledì 8 settembre 2010

Muse -Nessuna Parola-

Nessun dorma.
Nessun dorma.
Tu,bambina di cartapesta dai capelli biondo cenere,
scivolasti fra le lenzuola del letto.
Protetta come Afrodite al cospetto delle vestali, alzasti
gli occhi al soffitto.
La camicia da notte ti sfiorava come i sussurri di un amante,
ti vestiva e ti accarezzava le gambe bianche.
Svegliati.
Lì,la finestra era ancora aperta.Fuori,una vita intera passava davanti e tu non te ne accorgevi.
Il vento baluginava le strade, spazzando via la nebbia fra i setacci
di costa.
Denudava i prati, saccheggiava i viali in festa,travasava i cappotti,i
pensieri,i sussuri.
E poi,si arrestò. Fiacco, s'increspò tra quei capelli vermigli,sfiorava il
pennello che impugna risoluto. Era arrivato da lui.
Finì di ritrarre il suo sorriso, la sua pelle, il suo collo.
Pensò al peccato
- Anche tu, Dio ,scenderesti a compromessi- pensò.
Uno spiffero d'aria entrò dalla veranda rotta.
Si adagiò verso i profili degli abitacoli velati dal mattino.
Il freddo pungeva la città. Chissà se arrivava fino a lei.
E per un istante, guardarono lo stesso cielo.

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