mercoledì 24 novembre 2010

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Mamma,

ho cerato il tuo ricordo dietro il vetro dello specchio, sperando di incrociare il profilo del tuo viso, bello come una Madonna, osservarsi soddisfatto e passare il rossetto acceso sulle labbra.

Mi sono aggrappata ai fili dei tuoi capelli neri e ho respirato il tuo odore. Il rossetto ti dava un sapore buono che mi piaceva.

Sorridevi di rado, e quando lo facevi il tuo respiro mi era più caro di qualsiasi vita.



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